Macchie
Quando uso i colori liquidi sulle opere che chiamo le Macchie, tra una mossa e l’altra aspetto l’essiccazione, e c’è qualcosa di magico in questa attesa, l’acqua infatti ha una memoria, registra le energie e le riflette nelle forme. Le macchie per me sono l’attesa dell’improvviso, la bellezza dell’inaspettato. In generale c’è questo fattore casuale che ha un ruolo molto importante, che offre contemporaneamente eccitazione e pazienza nell’attesa, liberandomi da ogni aspettativa.
Ilaria Berenice è un’artista italiana che usa colori e forme libere per esprimersi su carta. Le sue opere mantengono l’effetto bagnato, un sentire fluido anche se la vernice è già secca da molto. Ogni gesto sembra intenzionale e spontaneo allo stesso tempo, e i colori vivaci che usa portano ogni forma e figura alla vita. Ha studiato Antropologia ed Etnologia presso l’Università di Siena, ma non ha cominciato a dipingere fino a quando ha viaggiato attraverso il Brasile, l’Italia e la Spagna nei primi anni 2000.Lindsey Davis
Ora, il suo lavoro è stato esposto in tutta Italia, è presente in diverse pubblicazioni tra cui la critica spagnolo Eva Minguet Camara nel suo libro “ilustración de vanguardia”. L’estate scorsa Ilaria ha fatto una mostra personale presso uno dei più grandi castelli in Europa, a Castel Brando, tra Venezia e le Dolomiti.