Sono profondamente grata di avere quello che si chiama “pollice verde” – per me, è una cosa piuttosto naturale: qualsiasi seme metto nella terra, cresce in una pianta. Osservare le piante e la loro capacità di adattarsi mi strabilia ogni volta. Mi piace tantissimo l’energia che si crea nel prendermi cura di loro, specialmente dopo averle annaffiate. C’è un’atmosfera di serenità che pervade l’ambiente e io mi rilasso, contemplando questa energia. Probabilmente è amore reciproco.
La Contemplazione dell’Attesa nell’Arte
Questa stessa sensazione la provo quando lavoro ai miei quadri con i colori liquidi, lasciando che le macchie si asciughino da sole. Amo osservare come si trasformano, come l’acqua prende forma a seconda dell’energia circostante. L’acqua, infatti, ha la capacità di raccogliere informazioni dall’ambiente, e le macchie che ne derivano sono cariche di una forte componente di imprevedibilità. Più lascio andare il controllo, più il gioco diventa interessante e il risultato sorprendente.
Secondo la memoria dell’acqua – una proprietà studiata dal giapponese Masaru Emoto – l’acqua mantiene una traccia delle sostanze e dell’energia con cui viene a contatto. Da questa scoperta derivano i rimedi omeopatici, ma mi spingo oltre, affermando che essa assorbe anche le energie emotive dell’ambiente circostante. Quindi: me + acqua = manifestazione delle forme. L’acqua diventa un canale che trasporta l’essenza di quello che sento, oltre la mente, e permette all’espressione artistica di rivelarsi.
La Libertà nel Lasciar Andare le Aspettative
Questa filosofia si riflette anche nel mio rapporto con il concetto di aspettativa. La contemplazione dell’attesa è un vivere il momento, ben diverso dall’avere aspettative, che significa invece vivere proiettati nel futuro. Tante persone rimangono schiave delle aspettative – proprie o altrui – soffrendo fino a quando non riescono a liberarsene. Quando lasci andare le aspettative, trovi pace. Se riesci a dire a te stesso un bel “chi se ne frega” e lasciare andare tutto, scoprirai uno spazio interiore che è aperto, e lì emerge qualcosa di inaspettato: un’idea, un’intuizione, o perfino una piccola illuminazione. È un momento di autenticità che va oltre il razionale, una connessione profonda con la propria anima.
L’Arte come Carpe Diem
Osservando le forme che si manifestano spontaneamente, rifletto anche sulla mia vita. Vedo un pattern dove eventi e opportunità giungono naturalmente, senza una ricerca attiva. Anche nel mio approccio alla pittura, valorizzo ciò che emerge spontaneamente piuttosto che cercare di dominare il medium. I miei dipinti incarnano l’idea del “carpe diem”: vivo e accetto ogni momento e ogni forma che la vita mi offre.
I Volti Astratti e il Fascino dell’Inchiostro
Questi volti astratti, realizzati con inchiostro, incarnano un aspetto fondamentale del mio processo artistico: l’idea che ogni tratto, ogni macchia, sia frutto di un istante di autenticità. L’inchiostro è un materiale che amo per la sua immediatezza e per l’intensità con cui riesce a catturare l’essenza delle emozioni, spesso attraverso pochi gesti e tratti fluidi. In questi volti, ogni segno si rivela in maniera spontanea, come se emergesse da un mistero interiore che io stessa contemplo durante la creazione.
Quando creo questi volti, lascio che sia l’inchiostro a guidare, con la sua fluidità e imprevedibilità. Le figure che nascono non hanno un soggetto predeterminato; invece, diventano specchi delle emozioni universali e delle sfumature umane che riconosco dentro di me. L’inchiostro mi permette di esprimere intensità e mistero, rendendo ogni volto un punto di domanda: chi è questa figura? Cosa sta sentendo? Qual è la sua storia?
Questi ritratti sono disponibili nel mio shop, ciascuno unico nel suo genere, come testimonianza dell’unione tra controllo e abbandono, tra intenzione e casualità. Non è il risultato finale ciò che conta, ma l’aver vissuto l’attimo della creazione, un momento di pura connessione tra mano, inchiostro e carta foderata su tela.
Lasciar Fluire l’Espressione
Con i colori liquidi, lascio che le forme si creino da sole, sentendomi un canale che permette all’energia di prendere forma. Per me, il processo è un’espressione istintiva e autentica, dove ogni forma che emerge rappresenta un aspetto di me, e della vita, colto nell’attimo. In fondo, non è il risultato finale a contare, ma l’aver vissuto il processo con gioia.
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