Ogni volta che racconto di me stessa, la storia cambia. È come se fossi molte persone insieme, sfaccettature che si completano a vicenda. La solitudine mi ha insegnato ad ascoltarle tutte.
Ho iniziato a dipingere in Brasile come autodidatta, lasciandomi guidare dall’istinto. All’inizio erano collage di tessuti e materiali, forme essenziali e simboliche. Tornata in Italia, attraverso mostre e incontri con altri artisti, ho approfondito la pittura, cercando dettagli e realismo. Ma al di là delle tecniche, la mia arte è sempre rimasta un linguaggio simbolico e terapeutico, uno specchio dei miei poli interiori.
La solitudine, spesso temuta, per me è una fonte di forza. È lo spazio in cui ritrovo equilibrio, ispirazione, trasformazione. In essa ho compreso che affrontare il vuoto significa incontrare se stessi.
Nel dipinto Deserto appare una figura solitaria che cammina nel nulla, con un serpente a simboleggiare le paure, e uccelli nel cielo come promessa di libertà.
Le mie opere sono tappe di un viaggio interiore: dal caos alla trasformazione, fino alla luce che risplende in ciascuno di noi.
I Am
That
Without
Nothing
Empty
Full
Of me
I Am
That I Am.
—Ilaria Berenice
Collezionare arte è un dialogo, non solo un acquisto.
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