“India” nasce come un volto, ma è anche una memoria. Un frammento vivido di un viaggio che ho fatto anni fa, quando ho attraversato l’India per due mesi. Ciò che mi colpì immediatamente furono gli sguardi: profondi, vasti come oceani, con occhi grandi e luminosi che sembravano raccontare una storia antica senza bisogno di parole.
In questo volto astratto, tra pittura e disegno, ho cercato di evocare quella stessa intensità: uno sguardo che ti attraversa e ti resta dentro.
La tecnica è mista, con l’uso di acrilico, pastelli e pigmenti di mica, che donano una vibrazione cangiante alla superficie. La carta è applicata su tela e l’opera è già intelaiata e incorniciata, pronta per essere appesa.
Un pezzo unico, per chi ama l’arte che racconta, che custodisce una memoria lontana e allo stesso tempo viva.
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